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Expo Gusto

Blog di Luca Gusto

Come Progettare l’Illuminazione Esterna

Se di giorno la luce del sole la fa da padrona, dal crepuscolo in poi, per rendere vivibile l’ambiente esterno alla nostra abitazione, è necessario disporre di una buona illuminazione.

Sia che si tratti di un vicoletto da percorrere per rientrare in casa, sia che si tratti di un terrazzo in cui si vuole trascorrere una serata in compagnia, magari gustando dell’ottima cena o ascoltando un po’ di buona musica a basso volume, c’è bisogno di un impianto elettrico a cui collegare luci, faretti o altri dispositivi elettrici ed elettronici da utilizzare.
Si può benissimo sfruttare l’impianto elettrico interno della propria abitazione. Basta prevedere dei collegamenti adeguati e anche all’esterno è possibile avere luce a sufficienza, così come il funzionamento di tv, impianti stereo per feste, climatizzatori o stufette da esterni, barbecue elettrici e molto altro.
Tutto questo serve per rendere vivibile anche il giardino o il terrazzo. Quest’ultimo, in particolare, spesso è proprio concepito come un prolungamento dello spazio interno della casa e arredato con dispositivi che necessitano di essere collegati a prese di corrente.

Se si hanno esigenze particolari, si può anche pensare di realizzare un impianto elettrico esterno che serva unicamente a far funzionare l’illuminazione e tutti gli altri impianti che si trovano fuori casa come ad esempio i dispositivi di irrigazione del giardino o i meccanismi elettrici di apertura delle porte di garage esterni.

Dal momento che gli ambienti esterni, che siano giardini o terrazzi, sono soggetti all’umidità, alla pioggia e anche al forte calore estivo, per non rischiare corto circuiti e per tutelare l’incolumità di persone e animali domestici, è di vitale importanza curare l’aspetto della sicurezza dell’impianto elettrico esterno o dei collegamenti esterni ad un impianto domestico interno.
Per essere tranquilli, il lavoro deve essere lasciato fare a tecnici ed elettricisti professionisti ed esperti.

I prodotti esistenti in commercio, dalle prese agli interruttori, dalle luci ai cavi elettrici, sono contrassegnati da una sigla, IP, seguita da due numeri. Il primo numero può variare da 0 a 6 e indica il livello di sicurezza relativo alla capacità di essere perforato da corpi estranei. La seconda cifra, invece, individua il livello di protezione contro l’azione corrosiva o distruttiva dei liquidi e varia da 0 a 8.
Completano il quadro di un impianto elettrico sicuro i portalampade progettati per esterno, perché la loro realizzazione già prevede la possibilità di entrare in contatto con umidità e pioggia, quindi sono già pensati per evitare possibili corto circuiti di questo genere.
Anche le prese, i cavi elettrici, gli interruttori e le lampade devono essere quelli esplicitamente realizzati per ambienti esterni e, per di più, bisogna fare attenzione che l’indice di protezione corrisponda a IP 44 o IP 55. Da non dimenticare che devono essere previsti interruttori differenziali e, infine, seguire tutte le norme previste dalla legge n. 46 del 1990.

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