Se di giorno la luce del sole la fa da padrona, dal crepuscolo in poi, per rendere vivibile l’ambiente esterno alla nostra abitazione, è necessario disporre di una buona illuminazione.
Sia che si tratti di un vicoletto da percorrere per rientrare in casa, o che si tratti di un terrazzo in cui si vuole trascorrere una serata in compagnia, magari gustando dell’ottima cena o ascoltando un po’ di buona musica a basso volume, c’è bisogno di un impianto elettrico a cui collegare luci, faretti o altri dispositivi elettrici ed elettronici da utilizzare.
Si può benissimo sfruttare l’impianto elettrico interno della propria abitazione. Basta prevedere dei collegamenti adeguati e anche all’esterno è possibile avere luce a sufficienza, così come il funzionamento di tv, impianti stereo per feste, climatizzatori o stufette da esterni, barbecue elettrici e molto altro.
Tutto questo serve per rendere vivibile anche il giardino o il terrazzo. Quest’ultimo, in particolare, spesso è proprio concepito come un prolungamento dello spazio interno della casa e arredato con dispositivi che necessitano di essere collegati a prese di corrente.
Se si hanno esigenze particolari, si può anche pensare di realizzare un impianto elettrico esterno che serva unicamente a far funzionare l’illuminazione e tutti gli altri impianti che si trovano fuori casa come ad esempio i dispositivi di irrigazione del giardino o i meccanismi elettrici di apertura delle porte di garage esterni.
Dal momento che gli ambienti esterni, che siano giardini o terrazzi, sono soggetti all’umidità, alla pioggia e anche al forte calore estivo, per non rischiare corto circuiti e per tutelare l’incolumità di persone e animali domestici, è di vitale importanza curare l’aspetto della sicurezza dell’impianto elettrico esterno o dei collegamenti esterni ad un impianto domestico interno.
Per essere tranquilli, il lavoro deve essere lasciato fare a tecnici ed elettricisti professionisti ed esperti.
I prodotti esistenti in commercio, dalle prese agli interruttori, dalle luci ai cavi elettrici, sono contrassegnati da una sigla, IP, seguita da due numeri. Il primo numero può variare da 0 a 6 e indica il livello di sicurezza relativo alla capacità di essere perforato da corpi estranei. La seconda cifra, invece, individua il livello di protezione contro l’azione corrosiva o distruttiva dei liquidi e varia da 0 a 8.
Completano il quadro di un impianto elettrico sicuro i portalampade progettati per esterno, perché la loro realizzazione già prevede la possibilità di entrare in contatto con umidità e pioggia, quindi sono già pensati per evitare possibili corto circuiti di questo genere.
Anche le prese, i cavi elettrici, gli interruttori e le lampade devono essere quelli esplicitamente realizzati per ambienti esterni e, per di più, bisogna fare attenzione che l’indice di protezione corrisponda a IP 44 o IP 55. Da non dimenticare che devono essere previsti interruttori differenziali e, infine, seguire tutte le norme previste dalla legge n. 46 del 1990.