Come Costruire un Terrario per gli Anfibi

Terrarium e vivarium sono habitat essenziali per anolis e raganelle domestiche; bisogna però prestare molta attenzione ad alcuni elementi ed avere una forte capacità creativa per costruire ambienti confortevoli per questi animali.

Cosa sono i terrari e a cosa servono

I terrari per anfibi sono degli ambienti artificiali creati per ospitare, allevare e studiare gli anfibi, come rane, salamandre e tritoni. Questi habitat sono progettati per ricreare le condizioni naturali in cui vivono gli anfibi, fornendo loro un ambiente sicuro e confortevole in cui possono crescere e prosperare.

I terrari per anfibi servono a diversi scopi, tra cui

Allevamento e hobby: Molti appassionati di anfibi e rettili creano terrari per anfibi per ospitare e allevare queste creature come animali da compagnia. Un terrario ben progettato e mantenuto può offrire un ambiente stimolante e adatto alle esigenze degli anfibi, garantendo il loro benessere.

Conservazione e riproduzione: I terrari per anfibi sono utilizzati anche nei programmi di conservazione e riproduzione per proteggere e preservare le specie minacciate di estinzione. In questi casi, gli anfibi vengono allevati in cattività e poi, eventualmente, reintrodotti nel loro habitat naturale.

Ricerca e studio: I terrari per anfibi sono utilizzati anche a scopo di ricerca e studio. Gli scienziati e i ricercatori possono utilizzare questi ambienti controllati per studiare il comportamento, la biologia e l’ecologia degli anfibi, contribuendo a una migliore comprensione di queste creature e alla loro conservazione.

Un terrario per anfibi tipicamente comprende

Un contenitore adeguato, di solito in vetro o plastica, che permetta una buona visibilità degli anfibi e sia facile da pulire e mantenere.
Un substrato adatto, come torba, muschio o corteccia, che aiuti a mantenere l’umidità e offra un ambiente confortevole per gli anfibi.
Elementi di arredo, come piante, rocce e nascondigli, che ricreino l’habitat naturale degli anfibi e offrano loro opportunità di esplorazione e rifugio.
Un sistema di illuminazione e riscaldamento adeguato, che fornisca la giusta temperatura e il ciclo di luce per gli anfibi, contribuendo al loro benessere e alla regolazione del loro ciclo circadiano.
Un sistema di umidificazione e ventilazione, che mantenga l’umidità all’interno del terrario e assicuri un’adeguata circolazione dell’aria.
In sintesi, i terrari per anfibi sono ambienti artificiali progettati per ospitare e allevare gli anfibi, siano essi animali da compagnia, soggetti di ricerca o parte di programmi di conservazione. Questi habitat sono essenziali per garantire il benessere e la sopravvivenza di queste creature uniche e affascinanti.

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Come costruire il terrario

Sul mercato è possibile trovare diversi tipi di terrari per rettili, ma è anche possibile costruirne uno da soli. Innanzitutto, acquistare un acquario di forma rettangolare con le pareti in vetro. Le dimensioni della vasca dipenderanno molto dalla quantità e dalla grandezza degli animali che si adottano. indicativamente, è bene tener presente la dimensione di dieci litri per ciascun animale. Acquistata la vasca, ricordare di lavarla in maniera accurata, facendo attenzione a non lasciare tracce di sapone al suo interno.

A questo punto, scegliere un coperchio con uno o due punti luce, facendo bene attenzione all’intensità di illuminazione necessaria alla salute sia degli anfibi e sia delle piante. Si consiglia di ritagliare dei fori sul coperchio, in modo da favorire la ventilazione, ideale per gli animali e le piante e inserire un termometro all’interno per tenere sotto controllo il microclima della vasca.

Dopodiché, realizzare uno scenario da porre come sfondo alla vasca, facendolo aderire al vetro con un silicone adatto agli acquari. Elementi decorativi da aggiungere possono essere cortecce di sughero e pannelli in fibra di cocco (acquistabili nei negozi specializzati di animali).

Montato lo scenario di sfondo, bisogna installare un substrato interno per il drenaggio. Adagiare sul fondo della vasca uno strato di ghiaia o, nel caso in cui la ghiaia sia troppo pesante per la base della vasca, del materiale leggero in argilla. Disporre quindi un foglio di fibra di vetro sul materiale drenante, per evitare che il terreno che sarà successivamente aggiunto cada nella ghiaia o sull’argilla.

A questo punto, stendere uno strato di terreno nel terrarium e modellarlo in modo tale da formare delle piccole colline. I materiali adatti da aggiungere sono cortecce di abete, sabbia, muschio e frammenti di vegetali.

È necessario, infine, piantare della vegetazione tropicale, installare un sistema di nebulizzazione e montare un umidificatore ad ultrasuoni da incollare alla parete del serbatoio con il tubo che fuoriesce dalla vasca tramite un buco praticato sul coperchio.

Il terrarium sarà così pronto per essere abitato.

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